Cosa accadrebbe se d’improvviso, queste temperature dovessero calare e lasciare il posto a piogge, grandine o addirittura neve? Come comportarsi con le piante in risveglio vegetativo anticipato di un mese e mezzo o anche di più? Questi sono sicuramente i dubbi che sfiancano i produttori e gli operatori del verde in queste settimane di caldo inusuale e quindi di fioriture anticipate, in alcuni casi anche di mesi. Questi sono chiaramente interrogativi che anche lo staff Auricchio & Sons si ritrova ad affrontare tutti i giorni e l’unica strada plausibile sembrerebbe quella di monitorare non solo di giorno in giorno, ma di stagione in stagione gli andamenti climatici e quindi di cominciare a pensare di riadattare colture intere, di contare più su alcune a risveglio vegetativo anticipato rispetto ad altre e di augurarsi chiaramente con non troppe ansie, che non capitino nevicate quando le piante fioriscono o presentano gemme ben visibili. Nell’immediato però il comparto vendite deve essere di sostegno a questo andamento e sfruttare a pieno quanto la pianta ha di meglio da dare, sebbene anticipatamente. Quello di vendere il prodotto seppur anticipatamente, non deve essere visto con sospetto, anzi apertura, in quanto è senza dubbio l’unica strada per non vanificare mesi e mesi di lavoro e non di una singola azienda, ma di tutte. Quindi sicuramente, è necessario restare con i nervi saldi, non disperare in caso di freddi improvvisi, portare all’interno o riparare i pochi lotti che è possibile spostare e preparare i venditori a fare del loro meglio per essere da sostegno a un lavoro ben svolto, seppur non accompagnato da cicli climatici standard.