Settembre ha l’oro in bocca. E’ l’inizio ufficioso dell’anno anche nel giardinaggio, dal momento che tutte le cure dedicate al giardino in questo periodo delineano la buona salute delle piante per un anno intero. L’oro che settembre porta con sé è presente nei petali carichi di colore dell’allamanda. La pianta appartiene alla famiglia delle Apocynaceae la stessa della pervinca e della plumeria, anche questa nota per i suoi fiori decorativi, unici e profumati. E’ originaria dell’America meridionale. Il suo portamento rampicante la rende idonea alla decorazione di tutte le aree verdi esterne possibilmente affiancate a graticci o altri tipi di supporto. I rami sono piuttosto forti sebbene sottili e possono essere sistemati in diverse modalità, a seconda che si desideri un arbusto o una rampicante. Il fogliame è di un intenso verde brillante, di forma ovale, piuttosto accestito. I fiori a forma di trombetta sono giallo carico, tendente alcune volte al chiaro o allo scuro a seconda che ci siano striature bianche o rosse.
La pianta per essere coltivata al meglio deve essere sempre considerata una varietà tropicale, sebbene ormai ambientata nelle zone europee anche meno miti. In estate non va esposta troppo a lungo alla luce diretta del sole mentre in inverno è necessario ripararla dalle temperature più basse, pertanto è consigliabile una coltivazione in vaso. Le irrigazioni dovranno essere piuttosto attente, perché la pianta non deve incorrere in marciumi alle radici. In inverno potranno essere anche quasi sospese o effettuate di tanto in tanto, specie in caso di piogge frequenti. In estate vanno incrementate, ma sempre prestando attenzione ai ristagni. Va concimata con un prodotto liquido specifico per piante fiorite da diluire in acqua di irrigazione ogni quindici giorni. Il terreno ideale per l’allamanda deve essere ricco e ben drenato.