Nel vasto compendio delle fiorite estive è il momento di dare spazio a una corolla unica che sboccia proprio in questo periodo, con i primi caldi di giugno; si tratta del platycodon, termine che in greco indica “campana grande”. La sua seconda dicitura infatti, è proprio “campanula grandiflora”.
E’ una pianta che si presta benissimo per mille usi decorativi: bordure e aiuole, così come balconi e aree semi interne.
Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulaceae, originaria dell’Asia, specificatamente della Cina, del Giappone e della Corea. Il platycodon è un’erbacea perenne, caratterizzata da fusti sottili e da fogliame di forma lanceolata e tondeggiante, di colore bluastro. La fioritura può perdurare sino all’autunno. Le infiorescenze sono di colore rosa, bianco, lilla o blu e si presentano a forma di stella.
Date la sua origine orientale, la pianta, nelle parti dei fiori e delle radici, veniva adoperata anche nella medicina cinese.
Con pochi semplici accorgimenti il platycodon può garantire ottime e perduranti fioriture. Le parole d’ordine per la sua concimazione sono acqua e aria, necessarie per favorire la fioritura e scongiurare l’attacco da parte di malattie fungine. Anzitutto, la pianta ove molto caldo, andrà esposta a mezz’ombra. Altrove è necessaria un’esposizione soleggiata, che permetta uno sviluppo maggiore dei fiori. Va irrigata di frequente nei mesi più caldi evitando tuttavia i ristagni. La concimazione è consigliabile nel periodo vegetativo, diluendo ogni quindici giorni in acqua di irrigazione, del concime liquido specifico per piante da fiore. Predilige terreni ricchi e ben drenati.