Quando il lilium sboccia trasforma i settori in luoghi fiabeschi, tinteggiati di rosso e di arancio. Questa varietà è in grado di produrre corolle solitarie dal potenziale decorativo unico, che fanno capolino prendendo la scena di spazi esterni e interni. Il fiore è coltivato infatti, soprattutto come fiore reciso ma in questo articolo saranno analizzate tutte le caratteristiche botaniche e le tecniche colturali relative alla pianta.
Il lilium è endemico ormai di tutte le zone del mondo ed è una varietà appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Si tratta di una bulbosa, composta da fusti eretti e da fogliame nastriforme di colore verde intenso. Da aprile in poi la pianta dapprima bocciolata, produce delle infiorescenze a tromba, disponibili in differenti colorazioni, con al centro dei pistilli anche di notevoli dimensioni. In alcuni casi il lilium presenta delle leggere profumazioni.
La pianta è coltivabile sia in vaso che all’esterno ed è in grado di garantire enormi soddisfazioni grazie alla facilità di coltivazione. L’esposizione ideale per il lilium deve essere di semi ombra. L’irrigazione dovrà avvenire solo quando il terreno sarà completamente asciutto in quanto la pianta risente molto dei ristagni idrici. La pianta non richiede concimazioni. Il substrato ideale deve essere leggero con una percentuale di sabbia per favorire il drenaggio. Vanno rimosse di volta in volta tutte le parti secche e marce.
La bellezza di questo fiore è stata protagonista d’arte, essendo adoperata in forma stilizzata sia come simbolo della città di Firenze sia come decorazione di vario tipo. Il giglio a seconda dei colori assume significati differenti: il bianco indica la purezza, mentre il rosa la vanità e l’arancio la passione.