Se l’aloe vera si presta bene per l’estrazione di prezioso gel per l’utilizzo anche domestico, l’arborescens invece può vantare una percentuale talmente concentrata di principi attivi da poter essere adoperata in cosmetica e in medicina.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Xanthorrhoeaceae, originaria delle regioni desertiche dell’Africa. E’ chiaramente una pianta succulenta. Si distingue almeno esteticamente dall’aloe vera e in generale dalle altre varietà di aloe. Ha un portamento eretto, foglie più piccole e arricciate disposte a rosetta, disordinate con margini dentati. Questa varietà è in grado di raggiungere altezze ragguardevoli anche superiori ai due metri. Ha un fusto visibile differentemente dalla varietà di aloe vera. Produce infiorescenze ricche di fiori, disposti a grappolo, da fine primavera, di colore arancio intenso. Almeno per i primi tempi questa aloe può essere coltivata in vaso. Tuttavia, date le notevoli dimensioni che tende ad assumere via via, richiede di essere spostata all’esterno.

L’aloe richiede un’esposizione soleggiata e temperature di coltivazione piuttosto miti. Le irrigazioni devono essere moderate in estate e via via diradate fino a essere eliminate del tutto in autunno e in inverno. Le concimazioni liquide si effettuano una volta al mese in estate, da diluire in acqua di irrigazione. Il terreno da scegliere deve essere ben drenato. E’ necessario pulire periodicamente la pianta dalle parti marce e non bagnare le foglie durante l’irrigazione per evitare che marciscano.

La pianta come già anticipato, vanta proprietà benefiche superiori e più concentrate rispetto a quelle dell’aloe vera. E’ una pianta depurativa, rigenerante, rinforzante del sistema immunitario, digestiva, antibatterica e ottima per accelerare il metabolismo.