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Capsicum. Questa la dicitura arcaica del genere a cui appartiene la pianta di peperoncino, spezia amata dalle cucine di tutto il mondo. Il termine  capsicum, potrebbe derivare dal greco “Kapto” che significa proprio aggredire, colpire, in riferimento alla “piccantezza” delle bacche.  La famiglia è quella delle Solanaceae alla quale appartengono anche il pomodoro e il peperone. La pianta ha origini antichissime e si ipotizza sia stata introdotta dall’America Centrale secoli e secoli fa.

E’ un’arbustiva dal portamento eretto, che può essere coltivata sia come perenne, o come avviene nella maggior parte dei casi, come annuale. E’ costituita da foglie verdi, dotate di una peluria sottile. Oltre alla produzione delle note bacche piccanti, di cui in natura esistono diverse varietà, la pianta è nota anche per le piccole infiorescenze bianche.

Il substrato ideale per il peperoncino è acido e sciolto. Bisogna prestare molta attenzione alla scelta del terreno nella coltivazione di questa varietà, in quanto i ristagni sono la causa principale di malattie. L’esposizione da preferire è senza dubbio quella assolata, quando la pianta è più matura. Mentre, le innaffiature devono mantenersi sempre regolari.