Questa speciale aromatica dalle mie proprietà, non solo curative, ma anche decorative, è sicuramente un fiore all’occhiello della produzione targata Auricchio. Di fatto, è quella che può contare su una produzione storica, diventando quasi un simbolo aziendale. E’ di fatto questa una pianta mediterranea versatilissima; può essere adoperata come una siepe, garantendo anche una certa omogeneità nella copertura. Il mirto appartiene alla famiglia delle Mirtacee ed è un arbusto dal portamento cespuglioso, originaria di tutti i paesi che affacciano al Mediterraneo. E’ caratterizzata da fogliame fitto aromatico di forma ovale e di colore verde intenso. Può arrivare a sfiorare anche i tre metri di altezza. Produce delle infiorescenze di colore bianco, solitarie, a cinque petali dall’estate sino all’autunno, anche queste piuttosto profumati. Ai fiori seguono le bacche di colore blu scuro, commestibili, ingrediente principale dell’omonimo liquore sardo.
L’esposizione preferenziale per la pianta del mirto è sicuramente soleggiata a riparo dalle correnti di aria fredda. Dev’essere irrigata ma solo ogniqualvolta il terreno risulti completamente asciutto, evitando perentoriamente i ristagni idrici. La concimazione va effettuata in autunno, qualora la pianta dovesse averne bisogno. Il terreno dev’essere ben drenato.
Fra le curiosità più interessanti relative al mirto oltre al suo utilizzo come ingrediente principale del liquore prodotto in Sardegna, pare che fosse una pianta già nota ai Romani e ai Greci che ne hanno conferito diversi significati simbolici.