Le origini della pianta più amata di tutto l’anno, più richiesta e forse più venduta vanno rinvenute nel lontano Messico, diversi secoli fa. La poinsettia cresce spontanea negli altipiani dell’America centrale, dove può raggiungere altezze anche superiori ai tre metri. Prima che il diplomatico degli Stati Uniti in Messico, Joel Roberts Poinsett, la introducesse ufficialmente nel 1825, conferendole anche il suo nome, la pianta aveva un ruolo fondamentale nella civiltà azteca, non soltanto limitato al campo ornamentale, ma anche in quello medico e tessile. Le parti adoperate per questi ultimi due scopi erano il suo lattice e le brattee rosse; il primo adoperato per produrre un composto antipiretico, mentre dalle brattee, si estraeva un pigmento utile alla colorazione dei tessuti. Circondata da leggende azteche già da secoli, la pianta è giunta nei primi del 1800 sino in Europa per merito dello scopritore Alexander von Humboldt, scienziato che le conferì il nome di Euphorbia Pulcherrima, dandole un’accezione inconfondibile fra le varietà appartenenti alla famiglia delle Euphorbiaceae.
La festa dedicata alla pianta cade il 12 dicembre, in onore del diplomatico Poinsett che morì proprio quel giorno del 1825. Pare che a coltivarla per la prima volta in maniera ravvicinata al Natale fosse stato un floricoltore americano della California, riscuotendo un enorme successo ma più probabilmente, commercializzandola come fiore reciso. Solo in seguito, la varietà fu finalmente coltivata per la prima volta in Europa come pianta d’appartamento, in grado di tollerare il clima secco degli interni.

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