La disponibilità targata Auricchio & Sons continua a proporre poesie floreali uniche. Le “Poesie in fiore” sono una collezione che racconta una coltivazione di corolle mediterranee delicate e sempre nuove, per tutto l’anno. Questa settimana è il turno della canna indica: si tratta di una varietà originaria dell’America meridionale appartenente alla famiglia delle Cannaceae. Si tratta di una pianta rizomatosa nota anche come Canna d’India o Achira, con un potenziale decorativo davvero notevole, dovuto sia al suo fogliame, piuttosto ampio di colore verde scuro, screziato, di forma tonda ma allungata, sia ai suoi fiori che fanno capolino su uno stelo eretto che può arrivare a sfiorare il metro e mezzo di altezza. La pianta si adatta a qualsiasi tipo di coltivazione ma dà il meglio di sé in piena terra come aiuola o bordura. I fiori sono a forma di pannocchia, disponibili in colori caldi da giugno sino all’arrivo dei primi freddi.
Ha poche ma essenziali necessità colturali.
Anzitutto, andrà esposta alla giusta quantità di sole: poco sole non favorisce affatto la fioritura. Andrà scelta una posizione di semi ombra. Le irrigazioni dovranno essere costanti e attente lungo tutta la fioritura e completamente sospese in inverno. La canna indica richiede una concimazione specifica nei mesi più miti. Il terreno ideale dovrà essere misto a sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua di irrigazione in eccesso. Si tratta di una pianta piuttosto resistente che se ben coltivata non darà problemi di attacchi di parassiti.
La canna indica in Europa viene coltivata come pianta ornamentale per il suo fascino esotico notevole, mentre nelle sue zone di origine è ampiamente adoperata in gastronomia. Dal suo rizoma alle sue foglie, la canna indica è infatti, completamente commestibile.