Le piante “comunicano” e in maniera anche piuttosto complessa. L’allelopatia è la scienza che studia questi interscambi fra piante, riposte in spazi più o meno ampi, ma sempre in un circolo virtuoso composto di sottili equilibri d’attrazione o repulsione. Per nulla dissimile da quanto accade nel “regno” umano.
Quelle che nel mondo umano sono note come “compatibilità” infatti, in quello vegetale si chiamano consociazioni. Queste devono tener conto di alcuni fattori fondamentali quali: necessità colturali, famiglia botanica e ciclo vegetativo.
Che si tratti di un orto o di una semplice fioriera, forzare piante incompatibili può costare terriccio, tempo e sforzi. E la salute di moltissime varietà. Nell’ultimo articolo sono stati elencati tutti i match più virtuosi della botanica. Aromatiche e bulbose, fiorite estive e acidofile, piante amanti del caldo: questi mix dimostrano che in natura se tutto è abbinato con criterio, si vede. Ed è purtroppo vero il contrario. Di seguito tutti gli abbinamenti da evitare in giardino e in orto.
Terreni a confronto.
Solitamente sono sempre le regole più semplici a non essere osservate. Infatti, troppo spesso piante con necessità di suoli differenti vengono riposte su un substrato erroneamente considerato “universale”. Mai riporre un’acidofila su uno strato calcareo. Così come è altrettanto vero che non bisogna mai dare troppo drenaggio a radici che hanno bisogno di freschezza e morbidezza. Insomma, a ciascuno il suo.
Parenti… serpenti
Spostandosi momentaneamente nell’orto, qui non vanno mai riposte nelle immediate vicinanze varietà della medesima famiglia. Queste si combatteranno letteralmente il terreno fra di loro, con l’unico scopo della sopravvivenza. Medesime necessità colturali, comportano anche medesime malattie fungine e parassiti, che verranno attratti in abbondanza.
Spazi e temperature.
Il mondo botanico e quello umano continuano a somigliarsi anche in questo. Gli apparati radicali grandi non sono compatibili fra loro, come quelli di salvia e rosmarino. Così come fiorite semi succulente e fiorite comuni: le prime richiedono un habitat secco, le seconde più umido. Basterà spartire gli spazi e diversificare.