Molte varietà di fruttifere, ma anche di succulente e addirittura fiorite definibili “del benessere” sono state protagoniste di mode alimentari, per poi a tornare ad essere semplicemente… piante! O forse ad essere più adoperate nella larga distribuzione; questo magari è accaduto per il loro aspetto estetico, non proprio appetibile per il mercato vivaistico. Questo non è stato il caso dell’aloe vera. Una pianta che unisce le più svariate proprietà benefiche e un fascino esotico che la rendono una grande pianta ornamentale. La pianta appartiene alla famiglia delle Xanthorrhoeaceae ed è originaria del Sud Africa. La pianta può arrivare a sfiorare il metro di altezza ed è composta da foglie lanceolate, lunghe fino a più di 50 cm, a punta. Le foglie sono piuttosto carnose e coperte ai lati da spine. Le infiorescenze, che fanno la loro comparsa in primavera e in estate, si presentano a racemo, di colore giallo o arancio intenso e sbucano dal centro delle foglie. Al loro interno le foglie contengono delle parti note come parenchimi acquosi; servono a mantenere la pianta vigorosa anche in caso di eccessiva siccità.
Con poche tecniche colturali la pianta potrà diventare grande e vigorosa. Anzitutto, avrà bisogno di tanta luminosità per crescere. Le irrigazioni potranno essere anche scarse e il terreno mai troppo umido. Può essere concimata con un prodotto specifico, seguendo le indicazioni dello stesso. Non ha particolari esigenze di substrato. La pianta può vantare decine di proprietà. Fra le più note sicuramente quelle antinfiammatorie e cicatrizzanti. Ma la polpa delle foglie può essere consumata anche in frullati e succhi benefici. Vanta anche proprietà funghicide, antibiotiche e umettanti, caratteristica questa che la rende ideale da utilizzare anche in cosmetica.