Del peperoncino esistono in natura numerose varietà. Si è trattato spesso della varietà “annuum” la più comune da trovare in commercio, dal frutto piccolo disponibile in svariate gradazioni di colore, dal verde al viola screziato.

Tuttavia, una varietà ampiamente adoperata negli Stati Uniti, soprattutto per il suo gusto e la sua consistenza ricca di polpa è l’Hot Fajita, adesso in disponibilità in vaso 14. Si tratta di una varietà dotata di un gradevole aroma dolce piccante, dalla bacca di colore verde o rosso, più allungata rispetto a quella dell’annuum lunga anche più di 10 cm. La pianta invece, può superare anche i 25 cm di altezza.
La varietà appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è originaria del continente americano. La parola Capsicum deriva dal greco “kapto” ovvero scatola, presumibilmente per la forma della bacca che come appunto una scatola, contiene tantissimi semi.
Il peperoncino è una spezia dalle origini antichissime. La sua introduzione in Europa risale al 1493, anno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Tuttavia, è del tutto probabile che in Messico e in Perù la spezia fosse nota da sempre a in taluni casi adoperata come unica spezia. La varietà hot fajita, come anche la maggior parte delle altre varietà di peperoncino, per crescere al meglio richiede alcune attenzioni colturali.

Anzitutto le temperature di coltivazione devono essere piuttosto miti; qualora le temperature dovessero abbassarsi sotto i dieci gradi, la pianta andrà spostata all’interno, in tal caso è consigliabile la coltivazione in vaso. L’esposizione dev’essere assolata. Le irrigazioni non devono essere abbondanti ed è necessario lasciar asciugare completamente il terreno fra un’irrigazione e l’altra. La concimazione specifica andrà somministrata periodicamente dopo la maturazione dei frutti. Il terreno dev’essere ben drenato.