Coltivare il melograno in maniera eccellente, utilizzando sapientemente solo le risorse naturali disponibili, non è sempre facile. Ma, da Auricchio & Sons, anche grazie al clima mediterraneo di cui tutte le piante possono godere, questo è reso possibile di anno in anno. Il melograno infatti, per crescere al meglio, qualsiasi specie sia, richiede suoli e inverni non troppo umidi, molto sole e acqua quanto basta. Anche quest’anno la produzione può vantare spalliere vigorose di questa meravigliosa pianta, con una storia lunghissima dietro. Di fatto il suo nome botanico “punica granatum” deriva appunto da punicus, di Cartagine, perché furono i cartaginesi a farlo conoscere ai romani.
La pianta proviene almeno nelle specie più recenti, dalle regioni asiatiche ma ormai la sua coltivazione è diffusa in tutte le zone a clima mediterraneo.
La pianta è caratterizzata da fogliame piccolo e allungato che quando la pianta è giovane assume colori rossastri e poi via via più verdi con la crescita. I fiori che cominciano a fare la loro comparsa in estate, hanno un coloro rosso aranciato, tendente al corallo. A questi seguono i frutti noti come balauste, che compaiono in autunno e presentano una buccia coriacea rossastra al cui interno ci sono semi circondati da una polpa succosa e acidula. La varietà nana che è poi quella coltivata da Auricchio in due formati, invece, produce piccoli frutti non edibili e abbondanti fioriture ed è ideale per qualsiasi tipo di coltivazione, sia interna che esterna.
La pianta per continuare una crescita vigorosa richiederà anzitutto un’esposizione soleggiata. Le irrigazioni dovranno essere più abbondanti durante i mesi più miti e sporadiche in autunno inverno, prestando attenzione a che il terreno si asciughi completamente fra un’irrigazione e l’altra. Non richiede particolari concimazioni, basterà spargere del prodotto organico quando l’inverno sarà terminato. Il terreno deve essere ben drenato, con dell’aggiunta di sabbia.