C’è un nuovo arrivato nella collezione di agrumi a marchio Auricchio & Sons; si tratta di una varietà dalle lontane origini orientali, attualmente autoctona di tante zone italiane a clima caldo, ventoso, come la Toscana, la Sicilia e la Liguria. Si tratta del chinotto, noto per i suoi frutti amarognoli e per una coltivazione non proprio semplice, ma in grado di diventare una varietà unica, originale, insomma non il solito agrume. La pianta il cui nome botanico è Citrus myrtifolia per la somiglianza delle foglie a quelle del mirto, appartiene alla famiglia delle Rutaceae. Ha un tronco di dimensioni medie, sottili ed è sprovvisto di spine. Nei mesi più miti produce abbondanti infiorescenze a grappolo di colore chiaro, intensamente profumate, una fioritura davvero unica e scenica a cui segue la produzione dei frutti, di colore arancio intenso. Del chinotto non si butta via nulla, nemmeno la buccia che è adoperata nel campo della cosmesi. Si tratta di un arbusto a crescita piuttosto lenta, a cui occorreranno delle attenzioni colturali. Anzitutto, la pianta può essere coltivata sia all’interno che all’esterno date le modeste dimensioni, l’importante è che sia riparata dal freddo e in una posizione calda. Non richiede irrigazioni troppo frequenti, in inverno basterà irrigare ogni cinque o sei giorni, mentre in estate ogni due. Si può concimare una o due volte l’anno con un prodotto specifico per agrumi. Il terreno ideale deve essere sciolto e ben drenato in quanto la pianta non sopporta affatto i ristagni idrici.